Emozioni in musica: un nuovo progetto per AISA Lombardia

l’intervista di Antonella Moggi, alla coordinatrice Dott.ssa Stefania Ferrari

È ufficialmente partita a marzo 2022 una nuova proposta progettuale per i soci AISA.
Alcuni pazienti afferenti alla sezione Lombardia hanno iniziato in via sperimentale a partecipare al progetto ‟Emozioni in musica” presso la sede di Paderno Dugnano (MI).

Il progetto è ideato e coordinato dalla dott.ssa Stefania Ferrari e condotto dalle dott.sse Silvia La Magra e Gaia Alessio, tutte psicologhe con una formazione sistemico-familiare.

Emozione in Musica, AISA Lombardia

Com’è nata l’idea del progetto?

L’idea è nata in prima battuta dal confronto informale con un gruppo di genitori, i quali ci hanno riportato quanto l’isolamento obbligato dovuto alla pandemia avesse avuto ripercussioni su di loro ed in particolare sui loro figli. Il vuoto esperienziale e relazionale aperto in questi anni ha lasciato i loro figli “soli” ad affrontare il decorso della malattia e tutti i suoi risvolti psicologici.

In seconda battuta il progetto ha preso forma proprio dal confronto coi pazienti che hanno espresso la loro grande voglia di riaffacciarsi al mondo dopo numerosi lockdown, di riprendere le loro attività e di farne di nuove, nuove esperienze che fossero ricche di condivisione e di confronto con gli altri, anche rispetto al proprio ricco e complesso mondo emotivo.

Perché proprio un progetto sulla musica?

“Emozioni in musica” è un progetto cucito sulle esigenze dei pazienti per dare forma e concretezza alle loro molte idee ed interessi. E’ stato scelto di utilizzare la musica perché era una passione comune a tutti loro ed anche perchè è un ottimo canale di comunicazione.

La musica consente di lavorare e far lavorare i pazienti in maniera concreta, attiva anche in casi in cui le abilità residue siano decisamente compromesse dai sintomi atassici. La musica serve da stimolo per avviare un confronto, serve per aprire il contatto con le proprie emozioni, per facilitare la condivisione con gli altri temi anche difficili da affrontare.

Come si svolge?

È stato pensato di svolgere gli incontri in un piccolo gruppo di pazienti (piuttosto omogeneo), questo per riuscire a garantire a tutti la possibilità di esprimersi con i propri tempi ed in un contesto tranquillo.

L’idea è quella di mantenere il gruppo stabile per tutta la durata del progetto, 10 incontri, per consentire ai membri di conoscersi, di creare una relazione e quindi un clima di fiducia. Gli incontri vengono condotti da due psicoterapeute che hanno da un lato il compito di facilitare e favorire la comunicazione, nel pieno rispetto delle abilità e dei tempi dei pazienti, dall’altro di stimolare l’espressione di contenuti emotivi, di rileggerli, arricchirli e, non ultimo, di favorire il confronto.

Come mai la scelta di psicoterapeute sistemico-familiari nella conduzione?

“Emozioni in musica” vuole essere un progetto che dà ai pazienti uno spazio di espressione dei propri vissuti, delle proprie emozioni positive e negative, che sia un piccolo viaggio nelle loro vite. Durante questo viaggio ci è sembrato importante dare loro l’opportunità di guardare a ciò che portano sotto diversi punti vista, ampliare il loro sguardo perchè possano arricchirlo con quello degli altri e con i contributi delle conduttrici.

Il ventaglio di emozioni che questo viaggio attraverserà sarà vasto, il valore aggiunto di una chiave di lettura sistemico-familiare, sarà proprio quello di non fermarsi al primo significato emerso, ma di allargare il focus anche su ciò che sta attorno ad un’emozione e ad un paziente. L’emozione che la musica porterà a galla verrà guardata come inserita in un ampio contesto: il paziente, i suoi caregiver, i suoi amici, il loro mondo…. per scoprire come e quali comportamenti muove, come e quali significati assume.

Ci sarà la possibilità di aprire l’esperienza ad altri pazienti?

Assolutamente sì, ci piacerebbe molto replicare l’esperienza, pensiamo possa essere arricchente per molti altri pazienti. Se riceveremo nuove manifestazioni di interesse per il progetto, raccoglieremo le adesioni e valuteremo la possibilità di formare nuovi piccoli gruppi omogenei per prepararci a partire.

AISA Lombardia sarà molto felice di offrire questa possibilità a chi ne farà richiesta.
Grazie per questo nuovo progetto!

Per maggiori informazioni, contattateci alla mail: sez.lombardia@atassia.it.

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