Incontro con la Psicologa
E’ in corso da qualche anno il progetto di auto-mutuo-aiuto con la psicologa che prevede due gruppi di lavoro distinti. Un gruppo riservato ai pazienti, seguito dalla Dr.ssa Valentina Oneta in collaborazione con la Dr.ssa Anna Castaldo, ed un altro gruppo riservato ai famigliari seguito dalla Dr.ssa Anna Castaldo.
Queste tavole rotonde si tengono su base mensile presso il piccolo ufficio che abbiamo a disposizione in Via Don Gervasini n. 33 a Milano indicativamente dalle 18.00 alle 20.00 ed al termine ci si riunisce per una pizza tutti insieme.
In questo periodo di emergenza sanitaria gli incontri stanno proseguendo in modalità videochiamata singola in attesa di poter riprendere al più presto in presenza.
Per maggiori informazioni contattateci: sez.lombardia@atassia.it
Riportiamo l’esperienza di un anno descritta dalla Dr.ssa Anna Castaldo e pubblicata sul trimestrale AISA Archimede n. 1/2018.
L’esperienza di un anno con pazienti e familiari
Storicamente, gli incontri si tengono di Mercoledì, una volta al mese, dalle ore 18 alle ore 20, presso la sede della sezione, in zona Baggio a Milano. Siamo consapevoli che la sede non sia di certo tra le più comode, ma al momento è il compromesso migliore che consente a pazienti provenienti da diverse città del nord Italia, di percorrere tutti la stessa distanza. Inizialmente, un paio di anni fa, il gruppo di pazienti atassici è stato condotto in forma congiunta da due psicoterapeute esperte in patologie neurologiche degenerative, le dr.sse Anna Castaldo e Valentina Oneta. Tuttavia, in seguito ad alcuni accadimenti che hanno causato un forte sconforto emotivo, e all’emergere di domande comuni all’esperienza dell’essere genitori di ragazzi disabili, è stato attivato anche un gruppo di supporto per i familiari dei pazienti. Progressivamente, ai genitori si sono affiancate anche altre persone, tutte accomunate dalla vicinanza e dal prendersi cura di persone con patologie atassiche. Così, al momento, sono attivi due gruppi che si svolgono in parallelo.
Come ha detto uno di loro: «Se non condividiamo, non viviamo a fondo». Il gruppo consente di imparare dagli altri, di aprire la mente, di vedere le cose da un altro punto di vista e di mostrare la propria parte nascosta, che gli altri partecipanti aiutano a mettere in luce. Inoltre, consente di approfondire la conoscenza dell’altro, di entrare in sintonia («Ci vediamo da anni, ma solo ora vi conosco davvero»), e di uscire dall’isolamento.
E’ un luogo in cui ci si può fermare a pensare, e si può ritrovare un lieve senso di leggerezza e di serenità, sperimentando la gioia dello stare insieme. Di sicuro non è sempre facile, si possono vivere dei momenti di tristezza e di dolore, ma la cosa bella è che sono condivisi anche quelli!